Secondo un sondaggio di "Skuola. net" trenta ragazzi su cento vanno in aula digiuni. Ma sono quelli che invece si nutrono ad avere meno difficoltà a seguire le lezioni e un rendimento migliore. L’esperto: "Evitare troppi zuccheri, portarsi sempre una merenda"Non siamo certamente un popolo che ama sedersi a tavola per fare colazione. E certamente non la imbandiamo con piatti dolci e salati, formaggi e salumi, frutta, bevande calde, come in molti paesi del nord. E poiché molti adulti al mattino non mangiano praticamente nulla, capita che anche i bambini crescano così. Le percentuali sono - come sempre - estremamente variabili ma ci sarebbe almeno un buon 30 per cento di studenti che al mattino arriva a scuola completamente digiuno. Un digiuno molto prolungato, che non aiuta certo la concentrazione e il rendimento. Per avere un’idea, il sito Skuola.net ha pubblicato da poco i risultati di un sondaggio su un campione di 1.112 studenti tra 11 e 19 anni. Tema: le abitudini alimentari della mattinata, ovvero: fate colazione? Cosa mangiate? Riuscite a mantenere la concentrazione in classe? E qual è la media dei vostri voti? I risultati: 30 studenti su cento non mangiano nulla. Tra questi sono soprattutto i ragazzi di 19 anni (43%) e 17 (39%) a disertare il pasto. Ma non va meglio neanche con i più piccoli, tra 12 e 15 anni (più del 30%). Che cosa mangiano quelli che fanno colazione? La maggioranza biscotti con tè o latte (35%) seguiti da cereali con latte o yogurt (20%), il 7% merendine e un altro 7 per cento cornetto; oltre il 70 per cento beve latte, bianco o con cacao o caffè. Un’altra bella fetta di studenti (41) dichiara di non avere appetito, quasi tutti mangiano invece all’ora di ricreazione, in testa panino (28%) o snack salato (24) e bevono (acqua al 47%). I ragazzi che fanno sempre colazione sono anche i più concentrati e - quasi conseguentemente - vanno meglio a scuola e hanno voti più alti. A risultati analoghi del resto era arrivato uno studio italiano (Umberto Castiello, Università di Padova) presentato al recente incontro parigino "Nutrition & Growth", secondo il quale esiste un legame tra i vari modelli di colazione e il rendimento. Già, ma quali sono i modelli e perché in realtà si tende a variare poco il primo pasto della giornata? "Alla colazione si dovrebbe riservare tra il 15 e il 20 per cento del totale dell’introito calorico della giornata - premette Paolo Fiore, responsabile del servizio di dietologia dell’ospedale pediatrico G. Gaslini di Genova - ma naturalmente bisogna tener conto delle differenze di sesso e dell’attività fisica svolta. Un maschio di 13 anni che fa sport, per esempio, può attestarsi su almeno 2.400-2.500 calorie al giorno, mentre una coetanea - a parità di attività - deve fermarsi a 2.000. Un maschio "pigro", invece, non deve andar oltre le 1.900, anche se in genere sono proprio i poltroni a mangiare di più".In ogni caso, al di là della composizione, "la prima colazione spezza il lungo digiuno notturno che altrimenti si protrarrebbe ad oltre 14-16 ore - continua Fiore - fornisce energia per affrontare la mattinata e permette soprattutto di non arrivare affamati a metà giornata. Noi non abbiamo l’abitudine della prima colazione, come gli anglosassoni, per i quali è un vero e proprio pasto, ma dovremmo sforzarci di farla e farla fare ai bambini ed agli adolescenti. Le proposte sono moltissime: muesli o cereali o anche un buon ciambellone fatto in casa, un quadretto di cioccolato con il pane, latte o yogurt, cercando anche di inserire frutta fresca e di stagione. Quando parliamo di cereali intendiamo quelli integrali e sconsigliamo quelli al cioccolato o al miele, perché contengono troppi zuccheri semplici. Così come quando consigliamo il latte con il cacao parliamo di un buon cacao senza zucchero. Attenzione ai biscotti, in particolare al loro peso calorico, spesso un solo biscotto ha ben 50 calorie e non se ne mangiano meno di sei-sette. Può andar bene alternare il dolce con il salato, come un pezzo di focaccia o di pizza bianca, anche se sono un po’ troppo ricche in grassi e sale" Tutti, inoltre, dovrebbero portare a scuola una merenda: un pacchetto di cracker, un frutto o uno yogurt, un bocconcino con del formaggio. "È importante che bevano molta acqua - conclude Fiore - in particolare alle ragazzine consigliamo acque ricche di calcio per favorire un buon picco di massa ossea, che si "costruisce" proprio in questa fascia d’età".
Elvira Naselli
tratto da: http://www.repubblica.it