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​Non potendo essere svolta di persona, ma solo tramite strumenti tecnici che riducano per quanto possibile le distanze “fisiche”, la consulenza nutrizionale online si basa sulla compilazione del modulo della privacy e del modulo su cui il paziente dovrà riportare peso e altezza, la propria anamnesi generale e le abitudini alimentari.
Una volta spediti via mail i suddetti moduli, verrà concordato l’orario delle visita via Skype o Whatsapp, nelle quale oltre al colloquio verranno date indicazioni su come effettuare le misurazioni antropometriche.

A seguito del colloquio dovrà essere effettuato il pagamento mediante bonifico o PayPal (accedendo al carrello) e una volta ricevuto l’accredito, il paziente riceverà in circa 2/3 giorni il piano nutrizionale personalizzato.


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MANGIARE AL FAST FOOD FA MALE ANCHE AL CERVELLO

2019-11-25 16:01

Admin

Rassegna stampa, REDAZIONALI,

MANGIARE AL FAST FOOD FA MALE ANCHE AL CERVELLO

Mangiare al fast food o al McDonald’s può far male non solo alla linea ma anche alla testa.

Ansia, depressione e crisi di astinenza. Ecco tutti i problemi che può creare un cheeseburger alla vostra testa. Meglio la solita pizza. Mangiare al fast food o al McDonald’s può far male non solo alla linea ma anche alla testa. Studi sui topi dimostrano che mangiare cibo spazzatura ad alto contenuto di grassi può in effetti cambiare il cervello. Ansia e depressione si possono manifestare dopo aver mangiato un bel cheeseburger.
Poi c’è il rischio di avere anche crisi di astinenza come se quei panini fossero una droga.

Lo studio pubblicato sull’International Journal of Obesity da parte degli studiosi dell’università di Montreal, riguarda i circuiti della ricompensa del cervello. "I reagenti chimici cambiati da questa dieta sono associati alla depressione", dice Stephanie Fulton, capo ricercatrice: "Un cambiamento di dieta causa dunque sintomi da rigetto e situazioni di stress, lanciando un circolo vizioso".  
L’esperimento - I ricercatori hanno utilizzato due gruppi di topi, uno alimentato con una dieta ad alto contenuto di grassi, e un secondo gruppo che ha mangiato in maniera dietetica. I topi alimentati a grasso sono innanzitutto aumentati di peso,  il che è comprensibile, "ma avevano anche un tasso maggiore di molecola creb, nota per avere un ruolo nella produzione di dopamina, che promuove sintomi di ricompensa". Il creb è maggiore nel cervello dei topi con una dieta più calorica, "che hanno anche più alti livelli di corticosterone, un ormone associato con lo stress", il che "spiegherebbe il ciclo di comportamenti negativi" da rigetto.

Gene Bowman, dell’Università scientifica dell’Oregon, afferma che ormai "è chiaro che questi grassi fanno male a cuore e cervello. Raccomanderei alle persone stiano alla larga da questi nutrienti". Insomma la prossima volta mangiatevi una bella pizza italiana. Oltre che il gusto, soddisferete anche lo spirito.


tratto da: www.liberoquotidiano.it

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